Nel suo silenzio
- Sabrina Mandala DevaOm

- 21 giu
- Tempo di lettura: 1 min

La solitudine
A volte è la mia compagna di viaggio,
cammina accanto,
non chiede niente.
Altrove, diventa ciò che più mi tiene compagnia,
senza suoni, senza pesi.
È elegante nel suo silenzio,
si muove tra la gente
come un’ombra che danza,
sfiora le pareti,
passa da una stanza all’altra
senza fretta,
senza scopo.
Rimane appesa come un lampadario
di vetro di Murano, spolverato ogni giorno
solo per fare luce a sé stesso.
Si accende di pensieri,
poi si spegne con grazia
per fare spazio al vuoto.
Non cerca.
Non si annoia.
La solitudine è presenza piena,
un gatto che dorme vicino,
un cane attento che non abbaia.
È per pochi.
Per chi sa reggere
il peso dell’invisibile.
È un abito cucito addosso,
che cade bene sulle giornate nude.
È una stanza senza pareti
dove risuona la voce interiore,
più chiara di qualunque coro.
Ti guarda negli occhi
senza chiedere spiegazioni.
A volte si fa ombra,
ombra lunga nei pomeriggi vuoti.
A volte è troppo,
troppo vicina.
È lì che nasce l’arte, non tra gli applausi,
ma tra i battiti
che non si sentono da fuori.
Ma quando impari a non temerla
diventa alleata,
rifugio,
specchio.
E in quel bastarsi silenzioso,
nudo,
spogliato da ogni rumore,
Fiorisce la libertà.
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